IO E IL MIO MARITINO

lunedì 25 ottobre 2010

DIFFERENZE

Passando praticamente tutte le domeniche dai suoceri, spesso arrivo al lunedì con vari argomenti da riportare in questo mio spazio.
Questa volta però temo di dover prima raccontare una brutta, e purtroppo vera, storia.
Spesso ho parlato, e parlo, di mio fratello e dei problemi che ha avuto alla nascita: lui è nato alla 33esima settimana con un cesareo d'urgenza, dopo che il sostituto del ginecologo di mia mamma (se ginecologo si può chiamare) si è accorto che a causa di un infarto placentare la sua crescita era praticamente bloccata. Nemmeno lui però aveva capito fino in fondo la gravità della situazione, tanto che aveva più o meno tranquillizzato mia mamma dicendole che il peso era di circa 1,300 kg.
Come no. L'hanno tirato fuori che lui si era fermato a 800 grammi e col calo neonatale è arrivato a 730. Non si sapeva se e per quanto sarebbe sopravvissuto, niente fiocco azzurro appeso alla porta, terapia intensiva di 4 mesi...io, dall'ignoranza dei miei 8 anni, ero contenta per la nascita del mio fratellino e insistevo per vederlo: ovviamente la cosa mi veniva sempre negata.
Poi un bel giorno un'infermiera più malleabile delle altre ha ceduto e mi ha mostrato la sua incubatrice attraverso il vetro. Io quell'immagine non me la toglierò mai più dalla testa: mi sono trovata davanti un esserino coperto di peluria e fili, con delle braccia e gambe più piccole di quelle del mio Cicciobello. L'hanno dimesso quando ha raggiunto i 3,500 kg, 4 mesi dopo, mettendo in guardia mia mamma: "Signora è vivo, ma non sappiamo quando camminerà, SE parlerà, non possiamo assicurarle che sarà in grado di tenere in mano una matita e scrivere..."
Da lì è iniziato il calvario perchè ogni minimo microbo era suo, lui poi non mangiava niente, anni e anni di sedute dalla fisioterapista, giochini forzati con il pongo per sviluppargli la manualità e le costruzioni per sviluppargli il cervello e la fantasia...tante lacrime perchè gli altri bambini facevano i loro progressi e lui no...siamo riusciti a fargli fare pipì nel vasino a 4 anni e la cacca a 6: ci sembrava di aver vinto al superenalotto. Però parlava, correva e dal secondo anno di asilo è riuscito anche a tenere in mano matita, pastelli e pennarelli. E alle elementari è riuscito subito a scivere. Di merda, ma scriveva.
Apparentemente oggi, a 19 anni, è un ragazzo normale. Apparentemente. Perchè, anche se è un invalido civile, noi non l'abbiamo mai trattato come tale, mai fatto dormire sugli allori e non l'abbiamo mai classificato come "poverino", lui SA di non essere come gli altri e infatti è chiusissimo in sè stesso e tende a fare amicizia con gente molto più piccola di lui, se proprio viene obbligato a socializzare. Insomma, anche se so che dobbiamo ritenerci fortunati perchè è VIVO e in parte normale, non è stato facile per nessuno, ma quella che senza dubbio ha sofferto più di chiunque altro è mia mamma.
Perchè ho raccontato queste cose? Per dire che quando assisto al menefreghismo di mia cognata verso mia nipote, mi sale un nervoso tale che la prenderei a sberle, anche se la bimba è sua e può farci quello che vuole. Mio suocero è esageratissimo perchè tende a farsi venire un infarto ogni volta che la bimba cammina per casa perchè ha il terrore che cada...ma al massimo cade sul culo e lei stessa si fa una risata, quindi non condivido tutta questa apprensione; però credo che ci sia una via di mezzo tra l'apprensione e l'incoscienza!
Se le cade il ciuccio per terra, ci vuole tanto a dargli una sciacquata sotto al rubinetto? "Ma và, lascia che lo rimetta in bocca, così si fa gli anticorpi!" Stessa cosa se si trova fuori casa e le cade sulla terra/erba/sabbia. Ma che schifo! Poi adesso mia nipote ha preso il bruttissimo vizio di mettersi a giocare seduta sul primo gradino della scala dei miei suoceri. Fin qui tutto normale, se non fosse che ogni tanto ha lo schizzo di buttarsi indietro a peso morto: "Ma sì, non starle dietro ogni volta, lo fa anche a casa sul divano" Ma razza di pirla, ti pare che il marmo delle scale sia morbido quanto il divano? Ieri l'ho lasciata fare e "non le sono stata dietro", risultato? Un bel taglio sulla nuca, con pianto disperato di oltre un'ora, che ieri dopo 5 ore sanguinava ancora. Se c'è il forno acceso e cerchiamo di tenerla lontana: "Lascia lascia, tanto se ci mette le mani e si scotta lo fa una volta e poi capisce di non farlo più"; se qualcuno cerca di darle un'occhiata in più quando gioca con le bilie perchè, per quanto sveglia possa essere, ogni tanto le mette in bocca: "Eh non c'è problema, al massimo le ritrovo nella cacca!", certo, se non ti soffoca prima. Io mi chiedo cosa aspetti ad ucciderla, tanto una volta morta non può mica morire di nuovo, no? La verità è che mia cognata si è ritrovata con un gioiello di bimba, sempre affamata, che non le ha mai fatto perdere UNA notte di sonno se non quando le è capitato di avere l'influenza, quindi non si rende conto della fortuna che ha avuto. E, scusate, ma anche se non parlo mai e mai mi sognerò di dire a mia cognata quello che deve fare, della serie "Fatti i cazzi tuoi e campa cent'anni" a me 'sta cosa fa tanta rabbia!

8 commenti:

  1. Mi sono venuti i brividi a leggere! Mi sono immaginata cosa può aver vissuto la tua mamma! E cosa tu provi ora a vedere quella povera bimba che non viene seguita quanto ogni bimbo si meriterebbe. OK che ognuno i proprio figli li cresce come vuole, anch'io sono dell'idea che debbano fare le proprie esperienza, ma sempre in sicurezza e con il grado di rischio gestibile...
    Spero di cuore che tuo fratello ora stia meglio

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  2. Sì se tu lo vedessi non diresti mai che ne ha passate di tutti i colori, perchè fisicamente è normalissimo. Però se cerchi di farci un discorso capisci che non è proprio al 100% a livello cerebrale. E vedere mia cognata che se ne frega quando sua figlia tenta il "suicidio" mi fa venire voglia di prendela a scarpate.

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  3. Ecco, mi sa allora che avresti voglia di prendere a scarpate anche me... anche io sono un pochetto incosciente con mio figlio... non mi precipito da lui quando fa cose pericolose, se sale sulla sedia o sul tavolo, gli dico di sedersi e poi in genere lo lascio fare! abbiamo una discesa del garage, lui adora giocarci e spesso mi sparisce per andare a scenderla, fortuna lo fa piano piano, però io non l'ho mai sgridato perchè lui scende sempre molto piano, anche quando scende le scale io non insisto mai per dargli la mano... e quando gioca coi bottoni non sto lì a guardarlo, perchè so che non li mette in bocca... per adesso sono stata fortunata??? dovrei essere presa a scarpettate??? però sul ciuccio non transigo, il mio non lo ha mai avuto! :))

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  4. Nica, hai visto ti ho raggiunto anche qui, ti avevo mandato un messaggio, ma ho letto qui che fb non ce l'hai! Sto cercando di capire come funziona un pò il tutto ora cerco di capire come aggiungere i blog amici!

    Ho letto il tuo post, e mi son venuti i brividi, non deve essere stato facile, per nessuno di voi, e ammiro tanto tua mamma... un abbraccio tesoro, e una carezza al pancino!

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  5. @Dianthus: mi sbaglierò e magari diventando mamma cambierò talmente tanto e sarò io la prima a lasciare che Ilaria faccia di tutto, comunque ad oggi penso che, sì, sei stata fortunata finora. Perchè io sarò anche una spacca maroni a riguardo, ma alla fine guarda caso il taglio sulla nuca di mia nipote le ha fruttato 5 punti di sutura. Con questo ribadisco il concetto che mio suocero sbaglia a pensare che i bambini vadano tenuti sotto la campana di vetro ma, come ho detto, credo che ci sia una via di mezzo. E sapere quanto ha patito mia mamma con mio fratello per fargli raggiungere piano piano progressi che un bambino normale ci mette un centesimo del tempo a fare e avere sotto agli occhi gente che SE NE FREGA dei figli mi fa proprio venire il nervoso. Perchè allora anch'io, come mia cognata, mi metterei subito a farne altri 3, che tanto se poi li tratti come tratti il gatto è facile per tutti.

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  6. @Stella81: ciao e benvenuta anche qui! Ci vuole un pò di tempo per chi era abituato di là, ma piano piano si prende dimestichezza ;-)

    Effettivamente non sono stati anni facili ed è per questo che mi imbufalisco su tante cose.

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  7. anche a me mi è venuta la pelle d'oca quando ho letto la storia di tuo fratello... non oso immaginare tua mamma come sia stata male ma sono contentta che anche se non è al 100% come dici tu ssta cmq bene... e x tua cognata la penso esattamnete come te è proprio incoscente ed è normale che ti viiene spontaneo dirle di stare attenta...io non ho parole...

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  8. Mi dispiace aver impressionato un pò tutte con questa storia, però era giunto il momento di raccontarla perchè l'ho accennata tante volte e purtroppo ha condizionato parecchio il mio modo di vedere e pensare certe cose. E per mia cognata stendiamo un velo pietoso, che è meglio.

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