NON C'E' PEGGIOR SORDO...

Sono un cane rabbioso. Un cane rabbioso che vuole essere lasciato da solo, non vuole vedere nè sentire nessuno, non vuole sentirsi chiedere le stesse cose dalle stesse persone e che si è stufato di sentirsi criticare quando PERDE TEMPO a rispondere.
Perchè mi si chiede come va o come sto? Non per interesse, perchè se avevo paura ad agosto, settembre, ottobre, lunedì, martedì e ieri, ne ho oggi, ne avrò domani e i giorni seguenti. Mi si chiede come va e come sto per il gusto di insultarmi quando rispondo che, fisicamente, sto bene ma mi sta venendo l'esaurimento per il terrore.
L'ultima oggi, quando ho chiamato mia nonna per fargli gli auguri di buon onomastico. Lei non mi ha chiesto come va e come sto: lo sa già perchè c'è mia mamma che la tiene costantemente aggiornata. E allora via al minestrone: "hoincontratolamiaamicaalcimiterochehaunafiglia chehaappenaavutoilterzofiglioedèsemprestatatranquillissima,evedessicom'èmagra, eognitantopregalaMadonnachehaiiltermineilgiornodell'Immacolataevedraichetistaràvicino, edevistaretranquillachetutteletestechevediingirosonousciteallostessomodo, esetiagiticosìstaimaletuefaimaleallabambina". E via dicendo, per concludere con un bel: "Ma dai sciocca, sei proprio un pagliaccio". Potessi vendere su e-bay tutte le belle parole che mi stanno arrivando in questi giorni, Ilaria vivrebbe di rendita per almeno 20 anni. E allora una domanda ve la faccio io: perchè cavolo mi chiedete le cose se poi non vi sta bene la risposta che vi dò?
L'altro è il maritino, che da 3 giorni mi sta stressando l'anima chiedendomi perchè ce l'ho con lui, cosa mi ha fatto di male, perchè sono così incazzosa e intrattabile e paranoica. Ieri sera alla fine gli ho ripetuto per l'ennesima volta, e nemmeno in maniera gentile, che non ce l'ho con LUI: ce l'ho con TUTTI e NESSUNO in particolare; che il motivo per cui sono così è che HO PAURA e che non ci posso fare un bel niente se la cosa non gli piace oppure gli entra dall'orecchio sinistro e gli esce direttamente dal destro senza fermarsi nel cervello. E allora via al suo minestrone: "eccocontenonsipuòparlare, titirisemprestoriechenonesistono, cosìfaidiventarebruttaunacosabella". Ma poi parla lui, che quando deve fare gli esami del sangue annuali per la ditta passa la notte a rotolarsi nel letto e a chiedermi cose tipo: "Ma se invece di tirarmi fuori il sangue quello si sbaglia e fa entrare una bolla d'aria nella vena?".
Questa mattina appena sveglio, a dimostrazione di quanto contano le mie parole, mi ha chiesto: "Sei ancora arrabbiata con me o ti sei calmata?" Gli ho risposto: "Vai via perchè giuro che ti prendo a testate". E a metà mattina mi arriva un suo sms: "Adesso sei più tranquilla?" L'ho ignorato. Dopo un'ora, casualmente, mi arriva un sms da sua sorella: "Ciao, come va? E Ilaria sta bene?" Ho ignorato anche quello, anche se l'istinto mi diceva di risponderle che lo sa già come va perchè gliel'avrà detto suo fratello.
E infine mio papà, che mi chiama per dirmi che sta bene e mi chiede: "E tu tutto ok? Sì a parte la paura, che quella non conta niente" .
Va bene. La prossima volta che mi chiedete come va o come sto, vi rispondo che va tutto bene, grazie, stop. Così le vostre orecchie da mercante sentiranno quello che vogliono sentire, oltre agli sbuffi.
Peccato che i vostri occhi non vedranno quello che vogliono vedere e quindi scordatevi di vedermi distribuire serenamente finti sorrisi a destra e a sinistra.